Jesi - Attrazioni e Storia
Luoghi di interesse
- Piazza della Repubblica a Jesi è una piazza vivace con edifici storici e un'atmosfera affascinante che invita a soffermarsi e a divertirsi.
- La Piazza Federico II è un luogo pittoresco dedicato al famoso imperatore Staufer e crea un'atmosfera storica con il suo fascino e gli edifici circostanti.
- Il Duomo di Jesi colpisce per la sua imponente architettura e ospita preziose opere d'arte che trasportano i visitatori in un'epoca passata.
- Il Palazzo Pianetti, un magnifico edificio rinascimentale, colpisce per l'elegante facciata e gli interni decorati che riflettono il patrimonio storico della città.
- Le mura di cinta di Jesi, ben conservate, non solo offrono una vista affascinante della città, ma raccontano anche la sua storia turbolenta e la sua importanza come insediamento fortificato.
- Il Teatro Pergolesi è un teatro rinomato che offre una vasta gamma di spettacoli e delizia i visitatori di tutto il mondo con la sua atmosfera e acustica unica.
- Il Palazzo della Signoria è un imponente edificio storico in Piazza della Repubblica, simbolo del potere urbano e del patrimonio culturale di Jesi.
- Il Museo Federico II Stupor Mundi di Palazzo Ghislieri Nuovo è un museo moderno e interattivo che utilizza innovative presentazioni multimediali per informare i visitatori sulla vita e i tempi di Federico II e immergerli nel mondo dell'imperatore Hohenstaufen.
La Storia
Jesi fu fondata dall'antico popolo degli Umbri e successivamente conquistata dagli Etruschi, che estesero il loro dominio fino all'Adriatico.
Con la battaglia di Sentinum del 295 a.C., Roma sconfisse definitivamente i popoli italici e Jesi divenne una colonia di cittadini romani. Con il crollo dell'Impero Romano d'Occidente, Jesi fu inclusa nella dodicesima provincia bizantina della Pentapoli mediterranea.
Nel IV secolo, i Galli, barbari provenienti dal nord, occuparono il confine meridionale del fiume Esino e fecero di Jesi l'ultima roccaforte difensiva contro i Piceni.
Nel 756 Jesi fu donata alla Chiesa insieme ad altre città. Con l'incoronazione di Carlo Magno a imperatore nel IX secolo, Jesi, pur appartenendo alla Chiesa, passò sotto la giurisdizione imperiale ed entrò a far parte della nuova Contea delle Marche. Nel 999 l'imperatore Ottone III donò alla Chiesa otto contee, tra cui quella di Jesi. Da questo momento prende forma la struttura feudale della città. Intorno al 1130, Jesi divenne un libero comune con un proprio governo autonomo. Segue la fase storica più interessante della città, con l'elaborazione degli statuti, la costruzione del Palazzo del Podestà, del Palazzo Comunale e della Cattedrale dedicata a San Settimio.
Nel 1194, in una piazza della città, nacque l'imperatore Federico II di Svevia, che conferì a Jesi il titolo di "città regia".
La crisi delle istituzioni comunali e l'ascesa di potenti famiglie come i Malatesta, Braccio da Montone e Francesco Sforza inaugurano l'epoca delle Signorie. Nel 1447, Francesco Sforza dona Jesi alla Chiesa e la vende al Papa.
La fine del periodo aristocratico e la riorganizzazione della struttura comunale inaugurano una grande ripresa economica, demografica e soprattutto architettonica della città. Vengono costruite nuove chiese e palazzi e viene rafforzato il sistema di difesa. Il pittore veneziano Lorenzo Lotto realizzò per alcune chiese della città capolavori assoluti di arte e spiritualità. Il veronese Federico de' Conti stampò a Jesi nel 1472 una delle prime edizioni della Divina Commedia e Ciccolino di Lucagnolo, raffinato incisore e maestro di Benvenuto Cellini, sviluppò e perfezionò l'arte orafa.
Verso la fine del XVI secolo, l'oligarchia locale, già saldamente affermata come classe possidente, rivendicò tutto il potere politico e amministrativo, che mantenne fino alla seconda metà del XVIII secolo. Nel 1797, le truppe napoleoniche posero fine sia al monopolio della nobiltà sia al controllo sulle campagne circostanti.
Due eventi storici significativi del XVIII secolo sono la trasformazione architettonica e urbanistica della città e la nascita di Giambattista Pergolesi e Gaspare Spontini, due importanti figure in campo musicale riconosciute in tutta Europa.