Recanati - Attrazioni e Storia
Luoghi di interesse
- Casa Leopardi: la casa dove nacque e trascorse gran parte della sua vita il famoso poeta italiano Giacomo Leopardi. Il museo offre una panoramica della vita e dell'opera del poeta.
- Colle dell'Infinito: una pittoresca terrazza panoramica immortalata nella poesia di Leopardi "L'Infinito". Da qui si gode di una vista panoramica mozzafiato sulla campagna marchigiana.
- Duomo di Recanati con il sarcofago di Papa Gregorio XII: la cattedrale di Recanati, costruita in stile romanico, ospita un'imponente collezione di opere d'arte sacra.
- Teatro Persiani: un teatro storico costruito nel XIX secolo e considerato uno dei più bei teatri neoclassici d'Italia. Qui si tengono regolarmente spettacoli ed eventi.
- San Domenico: chiesa gotica con un'imponente facciata e affreschi decorati all'interno.
- Palazzo Comunale: il municipio di Recanati, un imponente edificio rinascimentale che colpisce per il campanile e i bellissimi interni.
- Porta Marina: Porta Marina è una storica porta cittadina e uno dei simboli di Recanati. Fu costruita nel XVII secolo e fungeva da porta d'ingresso alla città. La porta è realizzata in pietra massiccia e ha un'architettura imponente. È una destinazione popolare per i turisti che vogliono esplorare la storia e il patrimonio di Recanati.
- Museo Civico Villa Colloredo Mels: il Museo Civico Villa Colloredo Mels è un museo ospitato in un'imponente villa del XVIII secolo. Ospita una varietà di opere d'arte, manufatti storici e reperti archeologici della regione. I visitatori possono ammirare dipinti, sculture, mobili antichi e altri tesori culturali passeggiando per le eleganti sale della villa.
- Museo della Musica MUM e Museo Beniamino Gigli: il Museo della Musica MUM è un museo unico dedicato alla musica. Offre una vasta collezione di strumenti musicali di epoche e culture diverse. I visitatori possono ammirare strumenti storici, partecipare a mostre interattive e assistere a concerti e spettacoli musicali. Il museo ospita anche il Museo Beniamino Gigli, dedicato al famoso cantante lirico italiano originario di Recanati.
- Museo dell'Emigrazione Marchigiana: il Museo dell'Emigrazione Marchigiana è un museo dedicato alla storia dell'emigrazione marchigiana. Racconta le storie e le esperienze di chi è emigrato dalla regione in altre parti del mondo. Il museo espone documenti storici, fotografie, oggetti personali e altri reperti degli emigranti.
La Storia
L'origine di Recanati non è nota con precisione, ma si ritiene che si sia sviluppata da un'antica città chiamata Helvia Recina, detta anche Ricina. Dopo la distruzione da parte dei Goti nel V secolo, la gente si rifugiò sulle colline, dove Recanati si sviluppò gradualmente. La città si è formata dalla fusione di diversi piccoli centri collinari, tra cui Monte Morello, San Vito, Monte Volpino e Castelnuovo. Il nome Recanati deriva probabilmente da Ricina.
Nel XII secolo Recanati divenne Libero Comune e adottò il sistema del podestà (un magistrato nominato dal consiglio comunale che deteneva la massima autorità in città per un periodo limitato). Nel 1229, la città ricevette dall'imperatore la proprietà della costa e il diritto di costruire un porto. Dopo un cambio di fedeltà, Recanati tornò al papato. Nel 1240, Papa Gregorio IX elevò il castello di Recanati al rango di città e lo dotò di una cattedrale. Nel 1296 si venne a sapere che la cappella di Loreto conteneva la Santa Casa di Nazareth. Discordie e conflitti caratterizzarono la regione e nel 1301 una costituzione vietò le rivolte. Tuttavia, ci furono altri scontri e guerre.
Gli anni dal 1311 al 1315 furono segnati da gravi conflitti a Recanati. Guelfi e Ghibellini si affrontarono ferocemente. Nel 1312, i nobili ghibellini, sostenuti da funzionari e consiglieri, attaccarono e saccheggiarono le proprietà del vescovo guelfo. La città cadde nelle mani dei ghibellini, ma dopo due anni il rettore della Marca li costrinse ad arrendersi. Tuttavia, una congiura portò a sanguinosi massacri dei guelfi e all'espulsione del vescovo. Seguirono altri scontri tra guelfi e ghibellini, con il Papa che invitò i guelfi a sottomettersi. Assedi, guerre e distruzioni segnano il periodo. Nel 1322 Recanati fu conquistata dai Guelfi, ma l'atto di vendetta di un capo portò alla distruzione della città. Nonostante i danni, Recanati rimase importante. Nel XV secolo, la città ottenne il diritto di battere moneta. Papa Gregorio XII vi si stabilì come legato. Recanati divenne un importante centro commerciale e attirò artisti e studiosi. Si svilupparono la scuola di scultura recanatese e la tradizione orafa. L'apparizione della Beata Vergine nel 1456 portò alla costruzione della chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Nel 1798 Recanati fu occupata dalle truppe francesi di Napoleone. Nel Risorgimento del 1831, il patriota recanatese Vito Fedeli perse la vita. Con l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia nel 1860, Recanati entrò a far parte dell'Italia moderna. Nel 1937 fu fondato il Centro Nazionale di Studi Leopardiani.